Ho 31 anni e affronto tante sfide della vita… Nonostante ciò, se c’è una cosa che proprio non riesco a superare è la paura di parlare al telefono. Da che ho memoria, ho sempre supplicato mamma di fare le telefonate al posto mio (laddove possibile). Quante volte, scappando, sono riuscita a far ordinare le pizze a mamma al posto mio!? Ci sono andata vicinissimo ma questa è una cosa che accade anche oggi (le grandi conquiste guadagnate con le unghie e con i denti).
Io mi rendo conto che alla mia età non dovrei comportarmi in maniera così puerile, e forse dovrei anche vergognarmi a parlarne così apertamente sul web. La dura verità è che non mi vergogno affatto perché so perfettamente che anche la maggior parte di voi è colpita da questa sorta di paura sociale paralizzante di parlare al telefono!
E non è una cosa che concerne solo la paura di telefonare ma, ad oggi, riguarda anche la tendenza al non rispondere al telefono. Mentre sto facendo del mio meglio per godermi spensierata la mia semplice vita, ecco che lui squilla… vibra… e non smette di farlo. Contemporaneamente io sono lì che lo fisso inerme, paralizzata, mentre nella mia testa si ripete in loop un solo pensiero: “non rispondere”, “non rispondere”, “non rispondere”!
Ecco a voi la nuova ansia irrazionale dei nostri tempi: vi presento la telefonofobia!
Ma perché ho paura di parlare al telefono?
Io lo so perfettamente che sembra strano. Agli occhi dei miei genitori, che hanno sempre vissuto principalmente di telefonate, sono una ragazza disagiata che molto probabilmente ha subito un trauma in fase di crescita. Probabilmente sarà anche così, però mi rendo anche conto che da fuori è tutto paradossale.
In un’epoca in cui siamo iperconnessi sui social, dove condividiamo ogni istante della nostra vita, parlare al telefono diventa un’impresa titanica per molti. Ma perché? Forse perché al telefono manca il linguaggio del corpo, quei segnali non verbali che ci aiutano a capire l’altro e a sentirci più sicuri. Oppure, mio parere personale, siamo così abituati a chattare dietro uno schermo su Whatsapp o i DM di Instagram che avere un approccio telefonico, a voce, diventa troppo compromettente.
Dalla voce si possono capire tante cose ma anche fraintendere. Non si trasmettono espressioni facciali, per esempio come facciamo con le emoji, e questo forse non fa che aumentare la nostra ansia di sbagliare qualcosa.
E così nasce un nuovo tipo di sociofobia, alla quale addirittura è stato attribuito un termine scientifico tutto suo: la telefonofobia.
Ho 30 anni ma ho paura di essere felice: vi presento la cherofobia
Fobia sociale del secolo: la telefonofobia
Il non guardare negli occhi una persona e non poter usare le emoji come paracadute, forse, non fa altro che alimentare diversi tipi di paura:
- di fare una figuraccia;
- di non essere in grado di sostenere la situazione;
- di subire giudizi negativi;
- di dare fastidio.
Senza questi indizi, ci sentiamo più esposti, più giudicati, e quella chiamata in attesa, d’improvviso, non fa che metterci a disagio. Insomma, la paura di parlare al telefono è diventata un vero e proprio disagio sociale giovanile del nostro secolo: la fobia più diffusa a livello mondiale!
A quanto pare, infatti, alcuni studi condotti nel 2019, affermerebbero che il 76% dei millennials si trova a dover fare i conti con quest’ansia, la stessa ansia che pare colpire anche il 46% dei baby boomer. Inoltre, come riportato da un recente sondaggio condotto dal Times di Londra, il 25% dei giovani non risponde mai al telefono, mentre il 37% preferisce i messaggi vocali alle chiamate tradizionali.
L’ansia dei 30 anni (né vincenti, né seducenti)
A cosa è dovuta l’ansia sociale?
L’ansia sociale, sempre più diffusa nel nostro tempo, è il risultato di un intrecciarsi complesso di fattori. La costante esposizione ai social media, che presentano una realtà spesso idealizzata e irraggiungibile, alimenta la paura del giudizio e l’insicurezza.
L’iperconnessione, con la necessità di essere sempre reperibili e di rispondere immediatamente, genera stress e ansia da prestazione. Paradossalmente, proprio questa iperconnessione può portare a un senso di isolamento e solitudine, intensificando la paura di interagire con gli altri.
Appena sveglia guardi il cellulare? Nulla di più sbagliato!
La società moderna, con i suoi ritmi frenetici e la competitività, esercita una pressione notevole sugli individui, spingendoli a cercare la perfezione e temendo il fallimento. Tutti questi elementi contribuiscono a creare un terreno fertile per l’ansia sociale, rendendo difficile per molte persone affrontare le situazioni sociali con serenità e spontaneità.
Come capire se si è affetti da ansia sociale?
La paura di parlare al telefono si manifesta con sintomi molto simili all’ansia sociale. A livello fisico, infatti, ci sono una varietà di sintomi facilmente riconducibili all’ansia che coinvolgono anche la telefonofobia: palpitazioni cardiache, sudorazione eccessiva, respiro affannoso, tremore e rossore.
Oltre a delle reazioni fisiche, ricordiamoci che questo tipo di fobia sociale ha un potere mentalmente paralizzante che incide profondamente sulla vita quotidiana. Ecco qualche esempio di disagio mentale nel quale potresti riconoscerti:
- Ansia e panico: molte persone con telefonofobia provano un’intensa ansia o addirittura attacchi di panico alla sola idea di dover rispondere o effettuare una chiamata;
- Evita le chiamate: per gestire l’ansia, chi soffre di telefonofobia spesso cerca di evitare le chiamate a tutti i costi, tenendo il telefono in modalità silenziosa o ignorando le chiamate in arrivo;
- Mancanza di sicurezza: durante una conversazione telefonica, si possono provare sentimenti di inadeguatezza, come balbettare, non trovare le parole giuste o sentirsi giudicati;
- Ruminazione: dopo una chiamata, è comune ripensare a ogni parola detta, criticandosi e sentendosi insicuri;
- Strategie di evitamento: per gestire l’ansia, si possono mettere in atto diverse strategie di evitamento, come ad esempio chiedere a qualcun altro di rispondere al telefono al posto proprio.
Come superare la paura di parlare con le persone?
Superare la paura di parlare al telefono richiede un approccio graduale e personalizzato. Inizia esponendoti gradualmente alle situazioni che ti mettono a disagio, come effettuare chiamate brevi a persone di cui ti fidi. Le tecniche di rilassamento come la respirazione profonda e la meditazione possono aiutarti a gestire l’ansia prima e durante le chiamate.
La terapia cognitivo-comportamentale offre strumenti efficaci per modificare i pensieri negativi legati alle telefonate e sostituirli con pensieri più realistici. Potresti pensare di condividere l’esperienza con altre persone, oppure usare applicazioni e programmi specifici per affrontare la telefonofobia nel comfort di casa tua.
Ricorda, la pazienza è fondamentale: con il tempo e la pratica, potrai superare questa paura e migliorare la tua comunicazione telefonica.