Pizzo sangallo: storia di un tessuto intramontabile
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Pizzo sangallo: storia di un tessuto intramontabile - 4 min read

Un po’ me la immagino sapete? Sto parlando di mia nonna, con indosso il suo abito perfettamente romantico rifinito in pizzo sangallo. Non so dove finiscano i ricordi e dove inizi l’immaginazione ma mi sembra quasi di vederla, giovane e spensierata, splendida come il sole con indosso solo il suo vestito e i suoi 30 anni.

Immagino una giovane donna – nel fiore dell’età – dallo spirito libero e dallo stile impeccabile, che passeggia per le vie acciottolate di una piccola città costiera, magari Positano o Amalfi… È una calda giornata di settembre, il sole accarezza la pelle e l’aria profuma di mare. Lei indossa un abito di pizzo sangallo, leggero come una brezza estiva, che svolazza delicatamente ad ogni passo.

Il tessuto è un incanto di ricami floreali, un retaggio di eleganza e raffinatezza, ma con un tocco fresco e contemporaneo che riflette la sua personalità vivace e giovane. Ogni dettaglio dell’abito parla di tradizione e modernità, esattamente come la vita che sceglie di vivere: un equilibrio perfetto tra rispetto per il passato e l’illusione mista a curiosità per quello che sarà il suo avvenire.

Con un sorriso luminoso, un foulard che le tiene i capelli e gli occhiali da sole posati sulla testa, si ferma a guardare il mare, sentendosi parte di un mondo senza tempo, dove tutto sembra possibile e a portata di mano.

Non so se le cose siano realmente andate così, quel che so è che mia nonna era amante della vita e del buon gusto e che sicuramente, con quell’animo così romantico che si ritrovava, un abito in pizzo sangallo era lì, sempre pronto per essere indossato nelle giornate speciali

Forse non ce ne siamo mai rese conto ma la stoffa sangallo è qualcosa che sicuramente ha avuto a che fare con ognuna di noi, che sia nell’infanzia o nella fase adulta della vita. A partire dai colletti dei vestitini freschi con cui ci vestivano d’estate, o da quella blusa che abbiamo nell’armadio e che forse, spesso, non ricordiamo di avere.

Ci accompagna da sempre discreto e con la sua eleganza delicata rende le nostre giornate estive non solo più sopportabili ma anche più stilose. Scopriamo insieme la storia del cotone sangallo.

Che cos’è il pizzo sangallo?

Non so se ce l’avete presente. Si tratta di quei tessuti leggeri caratterizzati da piccoli forellini a forma di fiori che costellano la maggior parte dei vestitini e delle camicie estive. È un tessuto distintivo noto per i suoi motivi intricati e forati che, oltre ad essere floreali, spesso si trovano anche geometrici.

È realizzato utilizzando tecniche di ricamo che creano un look traforato, dando al tessuto una texture leggera e ariosa. Tipicamente confezionato in cotone, il pizzo sangallo è amato per la sua estetica delicata e romantica. Questo tipo di pizzo è molto popolare nei mesi estivi per la sua traspirabilità e viene spesso utilizzato in abiti, bluse, e decorazioni di abbigliamento.

Dove nasce il tessuto sangallo?

Il pizzo sangallo ha radici profonde nell’artigianato europeo, emergendo come uno stile distintivo durante il Rinascimento. Sebbene sia strettamente associato alla Svizzera, la sua produzione si è diffusa rapidamente attraverso l’Italia e altre parti dell’Europa grazie alla crescente domanda di tessuti decorativi caratterizzati da disegni unici e complessi come quelli del tessuto sangallo.

Nei centri tessili italiani, questo tipo di pizzo era spesso realizzato a mano da donne e ragazze che trasmettevano le tecniche di generazione in generazione. Quest’eredità artigianale ha conferito al pizzo sangallo un valore culturale significativo, trasformandolo in un simbolo di raffinatezza e di abilità manuale. La sua produzione iniziale era concentrata nei conventi, dove le tecniche di ricamo erano insegnate come parte dell’educazione femminile. Con il passare del tempo, il cotone sangallo è stato adottato dalla moda contemporanea, mantenendo la sua reputazione di eleganza e qualità artigianale.

Perché il pizzo sangallo si chiama così?

Il nome “sangallo” si ritiene derivi dalla città di San Gallo, in Svizzera, centro storico per la produzione di tessuti di pizzo. Fu nel 16° secolo che questa zona vide il suo massimo splendore in quanto culla di sofisticate ed elaborate tecniche di ricamo del pizzo da cui nasce appunto il sangallo. Questo termine è quindi un omaggio alla città e alla sua eredità storica nell’arte della lavorazione del pizzo. Un’eredità che per secoli ha mantenuto sacre le proprie radici artigianali resistendo anche al cambiare delle mode.

Come abbinare i vestiti in pizzo sangallo?

La stoffa sangallo, con la sua eleganza sottile, si presta a numerosi abbinamenti stilistici. Grazie al suo design versatile, infatti, numerosi fashion designer lo scelgono ogni volta che desiderano aggiungere un tocco di femminilità senza tempo ai loro pezzi.

Per un look casual diurno, prova a combinare un top in pizzo sangallo con jeans a vita alta e sandali. Per le serate, un abito in pizzo sangallo può essere elevato con accessori raffinati come una clutch e gioielli minimalisti. In alternativa, per un’apparizione sofisticata, abbina una blusa in pizzo sangallo con una gonna a matita e tacchi alti.

Il pizzo sangallo funziona bene anche per gli eventi estivi, come matrimoni o garden party, grazie alla sua leggerezza e al suo fascino intrinsecamente romantico. L’importante è mantenere gli accessori sobri per permettere al pizzo di essere il vero protagonista dell’outfit.

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