Lo sapevi che esiste una fibra tessile vegetale che si chiama Pinatex ed è ricavata dalle piante di ananas?
Restando sulla scia delle nuove tipologie di tessuto nell’ambito della sostenibilità nella moda, ancora una volta seguiremo il nostro ordine alfabetico per conoscere le nuove proposte di pellame vegetale. Per questa volta continuiamo con la “A” e vediamo più da vicino quali e quanti usi si possono fare con delle semplici foglie d’ananas.
Vediamo non solo come ridurre gli sprechi alimentari ma anche come da uno spreco possa nascere un’alternativa ecosostenibile da usare tutti i giorni.
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L’ananas come fibra tessile naturale per ridurre i danni ambientali
Se ti stessi cos’è con esattezza Pinatex, beh, si tratta di una nuova fibra tessile che sta rivoluzionando, ormai da un po’, l’universo del settore tessile. A quanto pare dobbiamo abituarci sempre più all’idea che la pelle e i tessuti come li conosciamo noi dovranno man mano scomparire lasciando spazio a nuove tipologie di tessuti innovativi.
Uno di questi è appunto il Piñatex, un materiale versatile e durevole, caratterizzato da resistenza, traspirabilità, leggerezza e flessibilità. Grazie a queste qualità, può essere impiegato in una vasta gamma di settori e applicazioni. Può essere infatti usato per la produzione di giacche, pantaloni, accessori, scarpe e anche per alcuni complementi d’arredo.
L’idea risale a 9 anni fa, quando nel 2015 una start-up londinese, Ananas Anam, ha deciso di prendere spunto da una tecnica che affonda le radici in un’antica tradizione delle Filippine, e di sperimentare l’utilizzo delle fibre estratte dalle piante di ananas.
Il risultato è stato un materiale innovativo come il Piñatex che ha rapidamente catturato l’attenzione del mercato e che nel corso degli anni si è insidiato nelle collezioni di numerosi stilisti. Tra alcuni di questi ritroviamo anche Camper, Puma e H&M che, per la sua collezione “Conscious” di declinazione più green, ha deciso di introdurre alcuni capi proprio in Pinatex.
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Una strategia di sostenibilità per chi vuole cambiare il mondo
Ancora una volta ci viene dimostrato che il binomio moda e sostenibilità sta diventando sempre più una realtà concreta. A renderla possibile sono stati l’ingegno e l’intuizione di Carmen Hijosa, esperta di pelletteria e cuoio e fondatrice dell’azienda Ananas Anam.
Sarà stato forse grazie alla sua esperienza in campo ma questa donna ha saputo riprendere vecchie tradizioni e dargli un ruolo tutto nuovo in maniera a dir poco lungimirante.
È, infatti, a partire da un’antica tradizione delle Filippine che oggi possiamo usufruire del Pinatex. In origine le donne dell’arcipelago utilizzavano le foglie di ananas per creare degli accessori.
Oggi, Carmen Hijosa ne ha compreso la potenzialità a tal punto da ricavarne una fibra tessile, ridurre gli scarti alimentari, dare lavoro e benessere agli agricoltori filippini locali e agire in maniera sostenibile.
Come si ricava un tipo di tessuto come il Pinatex?
Il processo di estrazione delle fibre di Pinatex dalle foglie di ananas inizia con la raccolta delle foglie mature della pianta. Le foglie vengono pulite e sottoposte a un processo di macerazione, durante il quale vengono ridotte in polpa.
Successivamente, la polpa viene sottoposta a un’azione di triturazione per separare le fibre dalle altre componenti della foglia e una volta che le fibre sono state estratte, vengono lavate e asciugate per rimuovere eventuali impurità.
Solo alla fine di tutta questa sequenza di lavorazioni, le fibre pulite vengono tessute per creare il Pinatex. Dal punto di vista dell’impatto ecologico, questo processo consente di ottenere dei materiali tessili sostenibili e cruelty-free che presenta caratteristiche simili alla pelle animale ma con un impatto ambientale inferiore.
Cosa rende Pinatex un tessuto ecosostenibile?
Il Pinatex è un materiale che ruota esclusivamente attorno alla sostenibilità. A partire dalla produzione, con cui si recuperano sostanzialmente quelli che diventerebbero scarti alimentari (foglie); per passare poi alla coltivazione, in cui non viene consumata né acqua né pesticidi che contaminino il terreno; per poi chiudere il cerchio ecologico e contribuire alla concimazione.
In poche parole, l’albero di ananas non richiede terra, acqua e fertilizzante per crescere e questo fa sì che, anche le parti di biomassa residua non usate per il processo tessile, vengano comunque utilizzate per fertilizzare i terreni locali (nelle Filippine).
Come è usata la pelle ecologica di ananas nel settore tessile
Piñatex sfida i materiali tradizionali con la sua composizione innovativa: l’80% del tessuto è costituito da materiale organico, mentre il restante 20% è di origine sintetica, con un tocco di acido polilattico biodegradabile.
Per chi si stesse allarmando, tranquilli, si tratta di un termoplastico biodegradabile che proviene da una biomassa rinnovabile ricavata dal mais. Un altro esempio di come, per la fondatrice di Ananas Anam Carmen Hijosa, nulla sia lasciato al caso.
Il rivestimento finale è in poliuretano, garantendo durabilità e resistenza. Con ben 5 versioni disponibili, Piñatex offre una vasta gamma di scelte per soddisfare ogni gusto e esigenza, differenziandosi per composizione, trama, colori e possibilità di utilizzo.
Le versioni disponibili sul mercato sono:
- Piñatex ORIGINAL
- Piñatex PLUMA
- Piñatex MINERAL
- Piñatex METALLIC
- Piñatex PERFORMANCE
Fonte: Vesti la Natura
