Camminando per le strade di parigine tutto sembra magico. Guardandoti intorno è come se avessi la sensazione di rivivere tutte le epoche passate, rimaste intrise in ogni minimo dettaglio di questa iconica architettura a Parigi.
Se presti bene attenzione, tutto ti parla di eventi passati, e sussurra piano piano, all’orecchio di chi vuole sentire, tutte le storie e le leggende che hanno contribuito a rendere questa città così incredibile.
Spesso si sente dire (da chi ci vive) che Parigi è una città impegnativa. Mi sono chiesta il perché e, al di là della mentalità un po’ chiusa tipica dei cittadini dell’Île-de-France, credo che il vero impegno che questa città ci richiede risieda nella sua imponenza storica, artistica e architettonica.
Non si tratta di una città qualsiasi ma di un luogo dove i nomi più importanti, tra artisti, capi di stato e scrittori hanno deciso di vivere per un po’, o di godersela anche per un giorno solo. Va da sé, quindi, che questo impegno che sentiamo non è altro una sorta di responsabilità che abbiamo, da osservatori, nei confronti di questa città.
Non è facile partire da un punto specifico ma ci sono talmente tanti segreti e curiosità su una Parigi insolita e segreta, che il nostro compito è proprio quello di raccontarli e condividerli. Il mese scorso ci siamo dedicati alla tenera tradizione delle boîtes à livres, con il suo potere trivalente di istruire, condividere e appassionare. Oggi è il turno di uno degli emblemi più identificativi e caratteristici dell’architettura a Parigi e sto parlando delle sue famose métro. Vediamo insieme quando sono state
Metropolitane a Parigi: una vera e propria istituzione
Ebbene sì, le metropolitane a Parigi non si limitano ad essere dei mezzi pubblici di trasporto ma sono quasi come delle amiche fedeli che ti fanno compagnia durante i tuoi spostamenti per la città. Per chi non lo sapesse, Parigi è una metropolitana. Ovviamente intendo in maniera figurata ma Parigi, con la sua rete infinita di linee di metro e treni, ha ricreato un vero mondo parallelo nel sottosuolo dove le persone, tra una fermata e l’altra, possono incontrarsi e fare delle passeggiate tra le boutique.
Ristoranti, centri commerciali, piazze e reperti storici: dalla fermata Chatêlet a Louvre, da Défense fino ad Arts et Métiers, hai davvero la possibilità di fare nuove scoperte tra sapori multietnici ed esposizioni artistiche.
Ognuna di queste che ho appena citato, così come tante altre, sono tutte fermate che compongono la rete di trasporti cittadini: ognuna di queste, a seconda del luogo in cui si trovano, riportano qualche riferimento storico/artistico. 169 parco elena palmieri 1315
Parlando di arte, una delle caratteristiche principali delle metropolitane a Parigi è proprio la loro estetica in stile Art Nouveau, immaginato, scelto ed elaborato da Hector Guimard nel 1900. Scopriamo insieme la storia di Hector Guimard e della sua scelta artistica che ha reso le metropolitane di Parigi le più iconiche al mondo.
L’inimitabile stile di Hector Guimard nelle porte delle metropolitane di Parigi
Innanzitutto partiamo con il raccontare la storia di questa figura associata all’architettura parigina, un uomo che nel XX secolo ha rivestito un ruolo importante per la ricostruzione dell’immagine della Ville Lumière.
Hector Guimard è stato un famoso architetto e designer francese, noto soprattutto per la sua influenza nell’Art Nouveau, un movimento artistico e decorativo che fiorì alla fine del XIX secolo e all’inizio del XX secolo. Per le sue scelte stilistiche nei dettagli delle strutture cittadine, Guimard è considerato uno dei principali rappresentanti dell’Art Nouveau in Francia.
È famoso soprattutto per le sue creazioni nell’ambito dell’architettura e del design di interni, ma è particolarmente noto per aver progettato le famose “porte” di ingresso delle stazioni delle metropolitane di Parigi, che sono diventate dei veri e propri simboli dell’Art Nouveau.
Le sue creazioni si caratterizzano per l’uso di forme fluide e sinuose, ispirate alla natura e caratterizzate da elementi decorativi intricati. Guimard ha sperimentato l’uso di materiali innovativi per l’epoca, come il ferro battuto e il vetro colorato, dettagli caratteristici di uno stile che forse è stato apprezzato troppo tardi.
Nonostante la sua influenza nell’Art Nouveau, infatti, il lavoro di Guimard fu criticato e incompreso durante gran parte della sua vita. Tuttavia, oggi è ampiamente riconosciuto come un pioniere dell’architettura moderna e del design e le sue opere sono considerate delle vere e proprie icone del movimento Art Nouveau.
La storia del prestigioso progetto delle porte dei métro
Le origini di queste porte d’ingresso alle metropolitane risale agli inizi del 1900 quando a un giovane Hector Guimard, già conosciuto nel mondo dell’architettura parigina per il suo stile eccentrico del famoso Castel Béranger, fu commissionata la realizzazione delle entrate delle metropolitane di Parigi.
Il progetto era prestigioso e ambizioso allo stesso tempo ma l’architetto già aveva dato prova delle sue abilità stilistiche nella costruzione del Castel Béranger composto da forme asimmetriche in pietra grezza, mattoni e ferro battuto. In quegli anni l’Esposizione Universale a Parigi si avvicinava e in città girava un’aria di grande rinnovamento: primo di tutti, la metropolitana che stava per prendere vita.
Così, la Compagnie du Métropolitain de Paris riconobbe in Guimard le capacità giuste per avviare il progetto di costruzione nel quale l’architetto francese aveva previsto ben tre tipologie differenti di ingressi in stazione. La prima tipologia è composta da balaustre in ghisa che, grazie ai loro ornamenti floreali e alle loro forme sinuose, ricordano lunghi ed eleganti steli di fiori che terminano con dei lampioni rossi a mo’ di boccioli.
La seconda e la terza tipologia, invece, venivano e vengono tuttora definite “edicole” per la loro struttura a chiosco. Dotate di pensilina protettiva in vetro a forma di padiglioni e sorrette da strutture in ferro battuto, queste coperture fungono da ingressi e uscite per le stazioni della metropolitana. Forse poco apprezzate all’epoca, oggi, le “Édicules Guimard” sono considerate opere d’arte e rappresentano un’icona del patrimonio parigino.
Purtroppo però ne restano solamente tre superstiti, conservate ben salve dallo smantellamento realizzato negli anni successivi delle altre centinaia di strutture simili.
Se cerchi cose particolari da vedere a Parigi e ti va di visitare le ultime opere di Guimard, ecco le 3 stazioni dove puoi trovarle:
- Porte Dauphine “La Libellule”;
- Abbesses a Montmartre;
- Chatêlet-les-Halles.