Ammettiamolo, ormai siamo tutte in questa enorme bolla della korean beauty mania con la sua “glass skin” e con la sua routine da 10 step. La nostra passione per l’oriente, però, ha radici ben più radicate, in particolare se pensiamo a quanto siamo un po’ tutti affascinati dal Monte Fuji dalla punta innevata e dai ciliegi in fiore tipici del Sol Levante. Chi di noi, da piccolo, non è cresciuto a pane e cartoni giapponesi?
Che ci sia un po’ di cultura asiatica in ognuno di noi è innegabile, tant’è vero che l’eredità che ci portiamo dentro ha fatto sì che continuassimo a guardare con ammirazione tutto ciò che contenesse un po’ di anima orientale. Tutto, compresa la cura della pelle del viso. Per chi non lo sapesse, infatti, ambire ad una bellezza naturale non è solo una tendenza coreana ma dobbiamo fare qualche passo indietro e addentrarci nel vasto mondo della cosmetica asiatica che in realtà, di skincare routine, ne cela ben due.
Ebbene sì, le tradizioni di bellezza asiatiche sono ben due e non si limitano esclusivamente alla patria della k-pop che tanto ci piace. C’è un altro luogo da dove nascono rigorose ed efficaci pratiche di bellezza e questo è il Giappone. Già lo sapevate?
Personalmente la mia propensione per una bellezza naturale è cresciuta di pari passo con l’età e si può quasi dire che un reale interesse per la skincare sia nato proprio con la cosmetica coreana. Talmente presa da questo nuovo segreto di bellezza che non ho dato neanche un attimo di tempo, a quella nipponica, di farsi conoscere. Per dare a Cesare quel che è di Cesare, penso sia arrivato il momento, sia per me che per voi, di mettere a confronto le due routine skincare e comprendere fino in fondo vantaggi, caratteristiche e differenze tra le due.
J Beauty: caratteristiche della skincare giapponese
La J-Beauty, o bellezza giapponese, affonda le sue radici in rituali di cura della pelle secolari, tramandati di generazione in generazione. Pur avendo origini antiche, il suo boom internazionale è relativamente recente, esploso negli ultimi anni grazie alla crescente attenzione verso approcci olistici e naturali alla bellezza. A differenza di trend più concentrati sul “risultato immediato”, la J Beauty promuove una filosofia di bellezza a lungo termine, basata su essenzialità ed efficacia.
Gli esperti giapponesi, infatti, credono fermamente nella bellezza naturale e nell’importanza di una pelle sana ed equilibrata. I prodotti J-Beauty attingono a piene mani dalla ricca tradizione locale, combinando ingredienti autoctoni, come il riso, il tè verde e le alghe marine, con le più avanzate innovazioni scientifiche. Il focus principale è l’idratazione profonda e la protezione della pelle da disidratazione e invecchiamento precoce, per una bellezza che dura nel tempo.
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K Beauty: caratteristiche della skincare coreana
La K-Beauty, abbreviazione di Korean Beauty, è un vero e proprio fenomeno di bellezza che ha conquistato il mondo con la sua filosofia innovativa e l’approccio olistico alla cura della pelle. Nata in Corea del Sud, le sue radici affondano in antiche tradizioni di bellezza, ma è negli anni 2000 che la K-Beauty ha iniziato a diffondersi globalmente, grazie anche all’onda della cultura pop coreana, l’Hallyu1.
Il suo obiettivo primario è ottenere una pelle sana, luminosa e dall’aspetto giovane, la famosa “glass skin”, attraverso una routine stratificata, il cosiddetto “layering”. Questa tecnica consiste nell’applicazione di molteplici prodotti, leggeri e a rapido assorbimento, come essence, sieri, maschere in tessuto e creme idratanti, per idratare a fondo e nutrire la pelle in ogni suo strato. La skincare routine coreana non è solo una tendenza, ma una vera e propria filosofia che mette al centro la salute della pelle, con un focus su ingredienti innovativi e texture sensoriali per un’esperienza di bellezza unica.
Differenze tra J-Beauty e K-Beauty
Quando si parla di skincare orientale, il confronto tra J-Beauty e K-Beauty è inevitabile. Entrambe promettono una pelle radiosa, ma con filosofie distinte.
La J-Beauty, con un approccio decisamente più minimalista, considera la skincare un vero e proprio rituale, un momento di cura di sé che non necessita di una miriade di prodotti, ma di pochi, selezionati e di alta qualità. “Less is more” è il mantra. Al contrario, la K-Beauty adotta una routine più elaborata, con numerosi step per la cura del viso e prodotti specifici per ogni esigenza.
Anche la detersione differisce: la K-Beauty predilige l’esfoliazione quotidiana con lozioni a base di idrossiacidi, mentre la J Beauty opta per una doppia detersione a base di oli, più delicata per il pH della pelle. Infine, il packaging: vivace, colorato e spesso ispirato ai manga per la K-Beauty, minimalista, elegante e con un occhio all’eco-sostenibilità per la J-Beauty, riflettendo così l’essenza stessa delle due culture.
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Cosmesi giapponese e cosmesi coreana: le similitudini
J-Beauty e K-Beauty, due mondi apparentemente diversi, condividono un cuore pulsante: la prevenzione. Entrambe le filosofie pongono l’accento su una skincare routine precoce e costante, appresa fin dalla giovane età come un rituale di bellezza tramandato di generazione in generazione. Questa mentalità si traduce in formule delicate ma performanti, con un focus imprescindibile sulla protezione solare, un vero e proprio mantra di bellezza in Oriente, dove l’uso di ombrellini e guanti protettivi è pratica comune.
Entrambe le tradizioni valorizzano ingredienti locali, attingendo alla ricchezza del territorio per creare elisir di bellezza. Infine, un aspetto fondamentale che le accomuna è la stretta connessione tra bellezza e alimentazione: dalle nutrienti alghe giapponesi al collagene degli stufati coreani, la cura della pelle parte dalla tavola, in un’armonia perfetta tra corpo e spirito.
- HALLYU: termine coreano dato dall’unione degli hanja 韓 (한/han) e 流 (류/ryu). Han si riferisce a tutto ciò che appartiene alla Corea, mentre ryu significa corrente, flusso, onda. “Flusso/onda della Corea”, nota anche come Korean Wave, “onda coreana” è un neologismo che indica l’incremento della diffusione globale della cultura di massa sudcoreana verificatosi a partire dagli Anni Novanta. ↩︎
Fonti: Wikipedia