In un mondo in cui si combatte per avere un capo di qualità e non cadere nel tranello del Fast Fashion, l’unica soluzione valida è quella di scegliere vestiti ecosostenibili, o quantomeno, tipologie di tessuto a basso impatto ecologico.
In veste di blog di moda sostenibile, noi di Fashionthype ci siamo e, dalla nostra, ci impegniamo ad aiutarvi nella scelta e le trovare la valida alternativa.
Il nostro rodine alfabetico ci dice che stavolta è il turno della “B” di Bamboo (o bambù), non solamente pianta di origine orientale tanto amata dai panda 🐼 ma anche fibra tessile dall’enorme potenziale.
Vediamo come si ricava e come può essere utilizzata ad hoc nel settore tessile.
Che fibra è quella del bambù?
Sai che puoi indossare una foresta? 🎋 Scherzo! La fibra di bambù, ricavata da questa pianta straordinaria, è una delle risorse più sostenibili per il mondo della moda. Cresce rapidamente senza bisogno di pesticidi e fertilizzanti, rispettando l’ambiente. Ma non è solo “amica” del pianeta, è anche una coccola per la tua pelle!
Morbida come la seta e fresca come il lino, la fibra di bambù è traspirante e assorbente, perfetta per chi ha la pelle sensibile. Inoltre, ha proprietà antibatteriche naturali, che la rendono ideale per l’abbigliamento intimo e sportivo.
Insomma, un vero e proprio dono della natura che unisce comfort, stile e sostenibilità. Scegliere capi in tessuto bamboo significa prendersi cura di sé e del pianeta, con un tocco di eleganza naturale.
Come si ricava il filato dalle piante di bamboo?
Qualche tempo fa avrebbe fatto strano pensare che delle piante di bambù si potessero trasformare in morbidi tessuti. Eppure, per fortuna, oggi la moda ecosostenibile fa passi da gigante e caccia idee innovative come questa in cui si può parlare tranquillamente di abbigliamento eco friendly a partire dalla pianta del bambù.
Tutto inizia dalle canne di bambù, selezionate con cura e raccolte a mano. Sai che la pianta di bambù è ricca di cellulosa, è incredibilmente veloce nella crescita e sopravvive solo con l’acqua piovana? Parlando di risorse sostenibili e rinnovabili, queste due caratteristiche già fanno della fibra del bamboo una garanzia! Che poi non solo le canne ma anche le foglie di bambù possono essere utilizzate per ottenere questa preziosa fibra. Quindi, non si butta niente!
Esistono due metodi principali per ricavare la fibra di bamboo:
1. Processo meccanico: dopo essere state raccolte e selezionate, le canne di bambù vengono poi schiacciate e la polpa viene estratta e pettinata fino a ottenere un filato bamboo grezzo, simile al lino. Questo metodo, anche se più lungo e costoso, è il più ecologico e permette di ottenere una fibra naturale al 100%.
2. Processo chimico: la polpa di bambù ricavata da canne e foglie viene sciolta in un solvente per ottenere una viscosa. Questa viene poi filata e trasformata in tessuto. Questo metodo è più economico, ma l’utilizzo di sostanze chimiche ha un impatto ambientale maggiore.
Per fortuna, il settore tessile si sta orientando sempre più verso processi industriali che riducano l’inquinamento tessile in modo da ottenere tessuti a basso impatto ambientale e rispettosi del pianeta.
Fibra di bamboo: vegetale o artificiale?
Attenzione! ⚠️ Anche se ricavata da una pianta, la fibra di bambù non è sempre così “naturale” come sembra. Spesso, per trasformarla in tessuto, la cellulosa di bambù viene miscelata con sostanze chimiche che la rendono artificiale. Non come il cotone o il lino che sono fibre naturali al 100%. Quindi, occhio all’etichetta per non cadere nel tranello del greenwashing!
Per essere sicure di acquistare una fibra tessile davvero sostenibile, controlla che l’azienda produttrice utilizzi processi a basso impatto ambientale, come:
- Risparmio di acqua 💧 durante la produzione;
- Energia pulita ☀️ negli impianti;
- Sistemi per depurare le acque reflue 💦;
- Meno sostanze tossiche possibili 🚫;
- Riciclo di acqua ed energia ♻️.
Cosa si può fare con la fibra di bamboo?
E così, ancora una volta moda e ambiente non solo coesistono ma collaborano per ridurre i danni ambientali e per proporre idee ecologiche. Tra queste sta crescendo a dismisura la filiera della fibra tessile vegetale e dei vestiti ecologici. L’abbigliamento in bamboo ne è una prova, soprattutto quando si riesce a ricavare un valido equivalente del tessuto che più utilizziamo in assoluto: il cotone.
Per i più attenti all’ambiente e alla propria salute, una scelta di tessuto ecosostenibile è quella del cotone di bambù ricavato dal bamboo organico. Come anticipavamo, sono tantissimi i prodotti in bamboo che possiamo trovare oggi sul mercato. Più di quanti pensiate!
La fibra di bamboo, infatti, è incredibilmente versatile e si presta alla creazione di una vasta gamma di capi d’abbigliamento, perfetti per ogni occasione.
Grazie alla sua morbidezza e traspirabilità, è ideale per t-shirt, canotte, abiti estivi e intimo. La sua capacità di assorbire l’umidità la rende perfetta per l’abbigliamento sportivo, come leggings, top e calze. Ma non solo! Il bambù può essere utilizzato anche per realizzare capi più eleganti, come camicie, pantaloni e giacche, donando un tocco di raffinatezza e comfort. Insomma, dal casual al chic, questa fibra sostenibile è pronta a conquistare il tuo guardaroba!