Avete mai sentito parlare di “Bt Cotton” o di “Cotone Bt” o di “Cotone OGM”? So che potrebbe sembrare un insieme indefinito di sigle e parole ma in realtà ci riguarda più da vicino di quanto immaginiate. Se, infatti, siete soliti indossare t-shirt con scritto sull’etichetta Made in China o Made in India, sappiate che molto probabilmente starete indossando delle magliette realizzate in cotone bt.
Niente paura, non sto insinuando come mio solito che la nostra salute a rischio ma semplicemente ho ritenuto che, in ambito di moda sostenibile, un po’ tutti debbano essere a conoscenza dei processi produttivi di ciò che indossiamo.
Dove sono realizzate e come vengono create quelle t-shirt? Chi c’è dietro? Approfondiamo insieme l’argomento almeno da crearci una panoramica consapevole di ciò che acquistiamo e portiamo.
Cosa si intende con Cotone Bt?
Il cotone Bt è una varietà di filato, definito anche Cotone OGM in quanto organismo geneticamente modificato. La sigla “Bt” sta per Bacillus thuringiensis, un batterio del suolo da cui è stato estratto un gene. Questo gene, inserito nel DNA del cotone, permette alla pianta di produrre una proteina tossica per alcuni insetti dannosi, come alcuni bruchi. In pratica, il cotone Bt diventa insetticida naturale, riducendo la necessità di trattamenti chimici e garantendo una maggiore protezione della pianta.
Questo approccio ha diversi vantaggi, come l’aumento della resa agricola e la riduzione dell’impatto ambientale. Tuttavia, come per ogni tecnologia, ci sono anche dibattiti e preoccupazioni legate agli OGM in generale.
Quindi il Cotone bt fa bene o fa male? A questo punto, lungi da me schierarmi e dare una risposta definitiva a questa domanda. Semplicemente, nell’effettuare ricerche a riguardo, mi sono imbattuta in una serie di informazioni discordanti che dipingono questa realtà in maniera completamente opposta.
Non sono una scienziata quindi lascio l’onere di effettuare studi e fare considerazioni a chi ne sa più di me. In questo caso mi sono solo presa la briga di creare un concentrato del dibattito che c’è sul cotone OGM così da lasciare a voi il libero arbitrio decisionale. Tra versioni positive e negative dello stesso argomento, siate liberi di leggere e fare le vostre considerazioni. L’importante è che ci sia sempre consapevolezza!
Panoramica degli effetti positivi del cotone OGM
Quando si sente parlare di OGM, non sempre si pensa a qualcosa di positivo per la salute. Qualcosa di pratico e risolutivo sì ma che fa sempre storcere un po’ il naso. E se per la coltivazione del cotone il discorso fosse differente?
Benefici per gli agricoltori:
- Aumento dei raccolti: il cotone Bt ha portato ad un incremento significativo delle rese agricole, migliorando la situazione economica dei contadini;
- Riduzione dell’uso di pesticidi: grazie alla resistenza naturale agli insetti, il cotone Bt ha permesso di ridurre drasticamente l’uso di pesticidi chimici, particolarmente quelli più tossici;
- Effetto domino: grazie all’ampio utilizzo del cotone Bt, la popolazione del verme del cotone si è notevolmente ridotta. si è propagato anche ai campi circostanti di coltivazioni tradizionali;
- Minor rischio di avvelenamento: la diminuzione dell’uso di pesticidi ha portato a una significativa riduzione dei casi di avvelenamento da sostanze chimiche negli agricoltori, soprattutto in India dove spesso i pesticidi vengono applicati manualmente e senza le dovute protezioni.
Benefici per l’ambiente:
- Minor impatto ambientale: la riduzione dell’uso di pesticidi ha beneficiato l’ambiente, diminuendo l’inquinamento delle acque e del suolo. Secondo uno studio a lungo termine condotto in India e pubblicato sulla rivista Ecological economics, è stato dimostrato che negli ultimi anni c’è stata una riduzione del 50% nell’uso complessivo dei pesticidi e del 70% per quelli più tossici;
- Protezione degli insetti benefici: la riduzione generalizzata dell’uso di pesticidi ha favorito la proliferazione di insetti benefici, contribuendo a un equilibrio ecologico più sano.
Valutazioni finali (positive)
Il cotone Bt si è dimostrato una tecnologia efficace per aumentare la produttività agricola, ridurre l’impatto ambientale e migliorare la salute degli agricoltori. Nonostante le critiche, le evidenze scientifiche supportano l’affermazione che il cotone Bt ha portato benefici significativi in molti paesi, tra cui l’India.
Bt Cotton: gli effetti negativi del cotone OGM
Il cotone geneticamente modificato, o Bt Cotton, presentato come una soluzione alle crisi alimentari globali e all’uso massiccio di pesticidi, si è rivelato un boomerang per milioni di contadini, soprattutto in India. Secondo un rapporto di Navdanya International, le promesse degli OGM non sono state mantenute. Anzi, hanno portato a conseguenze disastrose:
- Aumento dei parassiti: contrariamente alle aspettative, le colture OGM hanno favorito la diffusione di parassiti più resistenti e pericolosi, costringendo i contadini ad aumentare l’uso di pesticidi;
- Non c’è resa sulla lunga durata: i semi Bt Cotton assicurano un raccolto più abbondante ma dopo un anno di coltura devono essere sostituiti con nuovi semi trascinando gli agricoltori in un maledetto circolo vizioso;
- Monopolio delle multinazionali: i semi naturali non sono più in commercio e per acquistare sementi OGM bisogna passare obbligatoriamente dalle quattro grandi aziende (Corteva, Bayer-Monsanto, BASF e Syngenta)che controllano il 70% del monopolio globale di sementi. Queste impongono prezzi elevati e limitano, così, la scelta dei contadini;
- Debiti e suicidi: l’elevato costo dei semi OGM e l’aumento dei pesticidi hanno spinto molti contadini all’indebitamento e, in casi estremi, al suicidio. In India, oltre 250.000 agricoltori si sono tolti la vita negli ultimi anni;
- Impatto ambientale: gli OGM non hanno risolto i problemi ambientali, anzi, hanno contribuito alla diffusione di super-erbe infestanti e all’erosione della biodiversità;
- Danni alla salute: anche se non ancora dimostrate scientificamente, questi pesticidi potrebbero portare a gravi conseguenze sulla salute umana, sia per gli agricoltori che sono costretti a farne uso, sia per chi, come noi, può entrare in contatto indossando un semplice capo d’abbigliamento in cotone. Ne è un esempio l’erbicida “Roundup” dell’azienda Monsanto il quale, ad oggi, è stato inserito nella categoria dei “probabili cancerogeni” dalla IARC (AIRC francese).
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Valutazioni finali (negative)
Mentre le multinazionali promuovono i prodotti OGM come la soluzione ai problemi alimentari del futuro, critici come la studiosa ed attivista indiana Vandana Shiva sostengono che questo modello di agricoltura industriale stia distruggendo le alternative più sostenibili e mettendo a rischio la sovranità alimentare.
In conclusione, il Bt Cotton e gli organismi geneticamente modificati in generale si sono rivelati una delusione, con conseguenze sociali, economiche e ambientali devastanti. È urgente ripensare il nostro sistema alimentare e promuovere pratiche agricole più sostenibili e rispettose dell’ambiente.
Fonte: Il Fatto Quotidiano