Troppo presto per fare un figlio, troppo tardi per averne uno
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Troppo presto per fare un figlio, troppo tardi per averne uno - 8 min read

Qual è l’età giusta per fare un figlio? Cosa spinge ad avere un figlio? Come cambia la coppia con un bambino? Come capire se si vuole un figlio? Perché fare un figlio? Benvenuti nel mio mondo e in quello di altri milioni di 30enni per i quali il momento di concepire si fa sempre più vicino. Per la maggior parte di noi, per quanto il concepimento sia un momento di gioia e di amore, a un certo punto scatta il panico e lo sgomento

Quand’è che ci si sente davvero pronti e come si fa a mettere al mondo una vita se la realtà circostante se ne cade a pezzi? Con quale coraggio noi giovani 30enni possiamo mai fare questo enorme salto nel vuoto? Ci vuole un coraggio di pazzi, oggi, a decidere di creare un piccolo te per offrirgli non si sa ancora bene cosa. Dal momento che ai miei occhi il discorso è confuso e articolato, lo dividerò in tipologie di giovani. Mi dedicherò prima a quelli che sembrano scegliere felicemente di fare il salto nel vuoto, e poi agli altri, che potremmo definire ansiosi, (forse) coscienziosi o solamente liberi.

Desiderio di genitorialità: perché si vuole un figlio?

Desiderio di Genitorialità: perché si vuole un figlio?
Perché fare un figlio?
Qual è l'età giusta per fare un figlio?

Ammesso che la coppia si senta pronta a fare questo passo, basta davvero solo l’amore per rendere possibile le cose oppure si sta consapevolmente scegliendo di buttarsi nel fuoco più ardente? Più che innamorate, le giovani coppie potrebbero sembrare quasi spaesate e illuse. Le vedi lì, che a stento sono riuscite a mettere su una sorta di amorevole convivenza e, dopo qualche anno di oscillante assestamento tra bollette, risate, imprevisti e pulizie, provano talmente tanto amore da volerne condividere i frutti con un’altra vita.

Se vi steste chiedendo: “Come capire quando è il momento giusto per avere un figlio?”, nella teoria ad un certo punto tu e il vostro partner avrete dell’amore in eccesso da dedicare a qualcun altro. Nella pratica, invece, non lo capirete mai! Neanche quando avrete deciso e ci starete provando sarete davvero in grado di affermare con certezza di essere consapevoli della strada che state intraprendendo. Dentro di voi c’è qualcosa che vi avverte di essere pronti ma allo stesso tempo vi pervade una paura fottuta. Ed è proprio da qui, che nascono le 1001 domande iniziali…

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E se, invece, non ci si sente pronti o non ci si immagina assolutamente con un figlio nella vita? C’è forse qualcosa di sbagliato?

Scelta Childfree

Non si può negare che negli ultimi tempi quello del “childfree” sia un trend sempre più in crescita. Il termine childfree si riferisce alla scelta consapevole e volontaria di non avere figli. Le persone che adottano questo stile di vita spesso sono spinte da motivi personali, come la ricerca di maggiore libertà, indipendenza, tempo per sé stessi, o la volontà di evitare le responsabilità legate alla genitorialità. Non ha niente a che vedere con la sterilità o l’infertilità ma è una semplice scelta di vita come un’altra.

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E allora perché pesa così tanto? Se con il tempo si matura la volontà di vivere una vita più libera e senza costrizioni allora perché sembra quasi che ammetterlo ad alta voce sia un’eresia? Personalmente io non ho nulla da recriminare a chi sceglie questa strada.

Cosa ci sta di sbagliato se qualcuno preferisce godersi la propria libertà senza dover per forza dipendere da qualcuno per tutta la vita? E se non è un discorso di libertà allora li giustifico lo stesso se il problema è il loro senso di responsabilità.

L’ansia sociale tra dubbi e incertezze

Spesso le persone più mature e razionali, per affrontare la vita al meglio, si pongono delle linee guida da seguire per percorrere una strada sicura. Inoltre, le persone così dividono la vita in pro e contro e, quindi, è raro che prendano una decisione alla leggera senza aver prima valutato tutti i risvolti.

La responsabilità pesa e chi siamo noi per decidere di mettere al mondo una vita che dipenderà completamente dal nostro agire e pensare? E se non ne fossimo poi realmente in grado? E se fossimo più un danno che altro? E se non li sapessimo salvare da questa realtà così complicata? 

Scegliere di avere un bambino è una cosa seria ma più mi guardo intorno e più mi rendo conto che non tutti la pensano in questo modo. Ci sono alcuni che senza un soldo bucato fanno figli a profusione e altri che lo fanno solo perché la biologia lo richiede. Ma che senso ha farlo solo perché il tempo sta per scadere? Dove sta scritto che lo si deve fare per forza?

Chi non lo vuole spesso valuta la situazione e non si sente a proprio agio: tra bollette, scarso stipendio e prospettive lavorative limitate, non mi meraviglio se alcuni rimandano il discorso.

Quindi che differenza c’è tra quelli che si chiedono: “Perché ho voglia di avere un bambino?” e “Perché non ho voglia di avere figli”? Sostanzialmente nessuna, tranne per la nostra società. Ai primi li si premia con un grande applauso di incoraggiamento; ai secondi, invece, li si recrimina di prendere delle scelte sconsiderate di cui si pentiranno quando sarà troppo tardi.

Prospettive future: ma perché ce ne sono?

BASTA con questa storia del troppo tardi! Siamo giovani, siamo ambiziosi nonostante tutto e ce la stiamo mettendo tutta per definirci come individui in questa società già di per sé complicatissima. Ogni giorno è una lotta continua e quindi forse sarà per questo che il pensiero di avere un bimbo pesa così tanto.

E poi vogliamo parlare dell’ansia di rompere gli equilibri di coppia? Quante volte sentiamo dire dai neo-genitori che purtroppo il rapporto cambia dopo i figli? E se noi non volessimo cambiare nulla e ci piacesse la nostra vita così com’è?

Nonostante l’amore, decidere di concepire può essere visto come un’ulteriore complicazione della vita. Perché negarlo? Perché essere ipocriti solo perché “avere un figlio è la cosa più bella del mondo!”? Forse lo sarà per me ma non diamolo più così per scontato. Ognuno di noi è diverso da un altro ed è libero di pensarla come vuole e con i tempi che vuole. 

Concepire è un impegno talmente grande e stravolgente che paradossalmente, chi oggi decide di mettere su una famiglia non sa cosa vuol dire fare un figlio realmente – cosa che invece non possiamo dire di chi decide di non volerlo. Personalmente ci vedo molta più consapevolezza nel secondo caso che nel primo… Nonostante tutto l’Italia è un paese di vecchi quindi procreando facciamo contenti sia lo stato che i nostri familiari – anche se lo Stato comunque una volta accontentato sembra abbandonarci nel nulla assoluto.

Abito a Parigi e resto ancora meravigliata di come il Governo sostenga davvero i neo-genitori in questo loro nuovo percorso di vita: sia psicologicamente (se necessario), sia economicamente. Lo stesso vale in Germania e in tanti altri paesi europei. Possiamo dire lo stesso dell’Italia? 

Qual è il momento giusto per avere un figlio? 

Non c’è e non ci sarà mai: è questa la dura e cruda verità. Un momento universale per tutti non esiste, quindi non sto qui a dirvi a che età sia meglio procreare. Esiste il momento giusto per te, che tu sia da sola o in coppia. Quando arriva quel momento lo capirai perché nonostante i tuoi mille dubbi, le incertezze, l’ansia e la paura, tu deciderai di volerlo perché quel pensiero ti rende felice

Mi piacerebbe dirvi che quando si decide di fare un figlio l’importante è essere sicuri della decisione, nel bene e nel male, ma come potrei dirvelo in una società che di certezze ce ne offre davvero poche?

Allora potrei dirvi di lasciar perdere la sicurezza e di puntare tutto sul sentirsi pronti… Ahahahaha scusatemi, ma mi ha fatto ridere da sola la cazzata che ho appena detto. Non vi sentirete pronti ad avere un figlio neanche quando sarà nato e avrà compiuto 18 anni! E quindi sapete che vi dico?

  • Se non lo volete fare nessuno potrà decidere per voi;
  • Se non credete che questo sia il momento giusto, non pensate al tempo che scorre: la vita è la vostra e nessuno ve la restituirà, quindi godetevi il momento e non ci pensate;
  • Se avete scelto il salto nel vuoto, fatevi inondare dall’ansia, ponetevi quesiti e dubbi e siate curiosi. State decidendo di stravolgere la vostra vita e non sarà mai in peggio se lo fate con amore. Vivetevi ogni attimo senza pensarci troppo e vedrete che le cose verranno da sé. Probabile che quella che offrirete al bambino sarà la parte peggiore di voi, questo non lo nego, ma il bello sta nel crescere insieme e creare una nuova parte piena, rinnovata e migliorata!

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